SK 1232 - Volontà di Dio e Volontà dell'Immacolata Informator Rycerstwa Niepokalanej, IX 1938, p. 34 .
Più di una volta ormai ci siamo sicuramente imbattuti nell'espressione: “la Volontà di Dio”, o magari anche con l'altra espressione: “la Volontà dell'Immacolata”, oppure ancora: “il compimento della Volontà dell'Immacolata è la via più breve e più sicura verso la salvezza”. In un primo momento, forse, si è insinuato in noi il dubbio che tale affermazione non fosse conforme alla verità. Ebbene, il nostro supremo Legislatore è Dio e la nostra salvezza dipende dall'adempimento della sua Volontà. L'Immacolata è, per la verità, Madre di Dio, ma in confronto con la perfezione di Dio Ella è infinitamente inferiore a Lui, non è che un'opera della Sua Volontà. Sì, è vero, l'Immacolata è solo un'opera di Dio e, come ogni opera, incomparabilmente inferiore al suo Creatore e dipende in tutto da Lui. Ma nello stesso tempo Ella è l'opera più perfetta e la più santa, poiché “Dio - come afferma san Bonaventura - può creare un mondo più grande e più perfetto, ma non può elevare nessuna creatura ad una dignità più elevata di quella a cui ha elevato Maria”1. L'Immacolata è il limite ultimo tra Dio e la creazione. Ella è un'immagine fedele della perfezione di Dio, della Sua santità. Il grado di perfezione dipende dall'unione della nostra volontà con la Volontà di Dio. Quanto maggiore è la perfezione, tanto più stretta è l'unione. Poiché la Madre Santissima ha superato con la sua perfezione tutti gli angeli e i santi, perciò anche la Sua Volontà è unita e immedesimata nel modo più stretto con la Volontà di Dio. Ella vive e opera unicamente in Dio e per mezzo di Dio. Pertanto, compiendo la Volontà dell'Immacolata noi adempiamo, per ciò stesso, la Volontà di Dio. Dicendo che noi vogliamo unicamente compiere la Volontà dell'Immacolata, con tale affermazione non diminuiamo affatto la gloria di Dio, ma anzi la accresciamo maggiormente, poiché in tal modo riconosciamo e veneriamo l'onnipotenza di Dio che ha dato l'esistenza ad una creatura così sublime e perfetta. Similmente, quando rimaniamo incantati di fronte ad una bella scultura, con ciò stesso noi elogiamo e ammiriamo il genio dell'artista. Possiamo affermare senza alcun timore, perciò, che il nostro unico e più alto desiderio è di compiere la Volontà dell'Immacolata nel modo più rigoroso possibile. Divenire ogni giorno più proprietà di Lei. Permettere all'Immacolata di prendere possesso di tutto il nostro essere. Allora diverremo Suoi degni militi. E non saremo più noi, ma Lei in noi e per mezzo nostro ad agire e ad esercitare un influsso sull'ambiente circostante. Sotto l'amoroso soffio della grazia si scioglieranno le barriere di ghiaccio poste di fronte ai cuori dei nostri vicini. Intere moltitudini seguiranno la voce dell'Immacolata e diverranno strumenti nella Sua mano. Per loro mezzo l'Immacolata influirà su altre anime e così sempre più avanti, fino alla conquista del mondo intero, di tutte le anime e di ciascuna singolarmente. Per affrettare questo istante, dobbiamo innanzi tutto cominciare da noi stessi. Rivolgiamo lo sguardo verso Gesù, il nostro modello più perfetto. Egli, Dio, la santità stessa, si dona all'Immacolata senza alcuna riserva, diviene Suo figlio, vuole che Ella lo guidi a proprio piacere per ben trent'anni della Sua vita terrena. Abbiamo bisogno, forse, di un incoraggiamento migliore? Seguiamo l'esempio di Gesù e fin da questo istante rinnoviamo la promessa fatta all'Immacolata. Impegniamoci a vivere in modo tale da divenire ogni giorno, ogni momento sempre più proprietà dell'Immacolata, adempiamo, cioè, sempre più perfettamente la Volontà dell'Immacolata. M.K.
Nota 1232.1 La citazione è tratta dallo Speculum Beatae Mariae Virginis (Quaracchi 1904, vol. II, p. 10) di Corrado di Sassonia; per molti secoli lo Speculum fu attribuito a s. Bonaventura da Bagnoregio.
Milizia Dell'Immacolata di Sicilia